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A teatro con “La locandiera”. Intervista immaginaria al termine dello spettacolo

 

Venezia, 22 marzo 2018, siamo alla prima della “Locandiera”, al Teatro “La Fenice” per scoprire il parere delle donne, indiscusse protagoniste della rappresentazione. Come previsto, la maggior parte del pubblico è di sesso femminile e le loro espressioni sembrano compiaciute, ma, prima di trarre conclusioni, sentiamo cosa ne pensano:

– Cosa ne pensate di questa rappresentazione? Prima intervistata: E’inutile dire che l’andamento della trama mi ha resa orgogliosa di essere donna, dal momento che la donna, Mirandolina, protagonista della “Locandiera”, controlla a suo piacimento, con l’arte della seduzione e della parola, tutti gli uomini presenti nella commedia, dai nobili borghesi e non. Seconda intervistata: Sono d’accordo con la signora, ma, al contrario, penso che la donna in questa commedia venga dipinta come bugiarda e disposta a tutto pur di sottomettere un uomo. Quindi è vero che Mirandolina è abile nella parola, ma non si preoccupa dei sentimenti altrui.

– Mi sembra di vedere nelle vostre risposte pensieri contrastanti, vi dispiace continuare l’intervista? (le due signore fanno cenno di continuare) Mi avete parlato di Mirandolina, bene, cosa avete da dire sui personaggi maschili dell’opera? Prima intervistata: Degli uomini non c’è molto da dire, ingenui come nella realtà, a partire dal marchese di Forlipopoli, nobile ormai al verde che si definisce nobile portando avanti il suo titolo, fino ad arrivare al conte d’Albafiorita, borghese arricchito che punta tutto sul denaro, entrambi perdutamente innamorati di Mirandolina. Per non parlare del cavaliere di Ripafratta, misogino, a detta sua, ma che casca subito nella seduzione di Mirandolina. Alla fine rimane Fabrizio, cameriere della locandiera, che può sembrare il vincitore dal momento che sposa Mirandolina, ma in realtà il matrimonio è solo un pretesto per permettere alla bella albergatrice di non essere sottomessa a nessuno.

Seconda intervistata: Qui mi permetto di dissentire il suo pensiero, signora. Gli uomini non sono ingenui, come dice lei, ma, più che altro, lasciano trasparire le loro emozioni, come il marchese e il conte, oppure sono orgogliosi, come il cavaliere, o uomini come Fabrizio. Quindi l’aggettivo usato da lei non è per niente appropriato e rispettoso verso gli uomini. (il dialogo fra le due si scalda rapidamente)

– Le vostre idee si dissentono, però vi chiedo, cortesemente, di calmarvi. (la situazione si raffredda) Cambiando discorso: c’è una parte di trama che vi ha maggiormente colpito nella vicenda? Prima intervistata: Beh! Mi sembra ovvio! Una scena che ha attratto la mia attenzione è senza dubbio, la seduzione, attraverso il cibo, di Mirandolina nei confronti del cavaliere. In questa scena possiamo vedere, ancora una volta, l’ingenuità degli uomini e, in questo caso, l’ipocrisia del cavaliere che cambia subito atteggiamento con Mirandolina, dall’odiarla a chiederle la mano. Seconda intervistata: A me è piaciuta soprattutto la parte comica della rappresentazione, in particolare i continui bisticci tra il marchese e il conte, dove ognuno dei due cerca di prevalere sullo sfidante, per la mano di Mirandolina. Il marchese punta sul titolo, mentre il conte sul denaro.

_ E del finale cosa ne pensate?

Prima intervistata: Un finale che non poteva essere diverso, data la personalità della protagonista!!!!Lei raggiunge perfettamente il suo obiettivo, non solo il Cavaliere si innamora di lei, ma è costretto a confessare in pubblico, con grande vergogna, il suo cedimento.. Una gran bella rivincita per una donna del Settecento

Seconda intervistata: E’ anche vero però che nel momento in cui decide di sposare Fabrizio anche se sarà un marito subalterno, rinuncia alla sua tanto amata “Libertà”. Comunque Mirandolina è innanzitutto un’imprenditrice borghese con una gran voglia di affermarsi

– In conclusione, mi sento di dire che questa commedia vi è piaciuta, nonostante le vostre idee in disaccordo, non mi sembra di aver ascoltato commenti troppo negativi sull’opera. Ovviamente vi ringrazio per il vostro tempo e per l’intervista. Arrivederci.

Davide Mannelli   4A Prodotti Dolciari

Immagine di copertina: copyright by

“La locandiera” (1965/66), Teatro Stabile di Torino – Archivio digitale

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