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Odisseo, archetipo dell’uomo

L’alunno Francesco Righi della 1 BLA  ha realizzato un elaborato in cui propone una riflessione personale sulla figura di Odisseo.  Il testo selezionato è il prodotto di un tema di letteratura italiana svolto dall’intera classe in merito alla seguente traccia assegnata dalla docente Paola Brembilla:

 

“Odisseo, storia di un uomo o storia dell’uomo?”

“L’odissea è il poema scritto da Omero nel VI secolo A.C. ad Atene. Il poema  si può considerare come il “sequel” dell’Iliade in cui si parla delle vicende successe agli eroi della Guerra di Troia  durante il loro ritorno in patria. Questo tema viene chiamato “nostos”.  Molti eroi mentre ritornano, affrontano numerosi ostacoli voluti dagli dei. Inoltre, quando tornano in Grecia molti di loro sono traditi dalle mogli che hanno o usurpato il regno o ucciso il re al suo ritorno. Soltanto la moglie di Odisseo, Penelope, non tradisce il marito. L’odissea si concentra in gran parte su Ulisse, ma anche su altri personaggi come suo figlio Telemaco che spinto da Atena parte alla ricerca del padre, infatti per questo i primi quattro canti sono chiamati “Telemachia”.                           

I temi principali dell’Odissea sono l’astuzia, la curiosità, l’affrontare le proprie paure, l’avventura ed il  volere degli dei che agisce sugli uomini. Il tema che si nota più di tutti è certamente l’astuzia. L’astuzia di Odisseo si vede fin da quando i greci riescono a vincere la Guerra di Troia grazie al famoso cavallo offerto ai troiani al cui interno erano nascosti dei greci. L’astuzia nel poema la troviamo quando Ulisse incontra il mostro gigante ciclope Polifemo. Qui infatti riesce a sfruttare la mancanza di cultura del ciclope per fuggire dalla grotta, salire sulla nave e scappare.         

La curiosità invece la incontriamo quando il nostro eroe si sofferma vicino all’isola delle sirene. Qui, grazie ai compagni, si fa legare all’albero maestro della nave. Così, quando le sirene avrebbero cantato per sedurre Odisseo tramite dei canti in cui dicono che se verrà lui potrà sapere tutto, Odisseo anche se curioso non potrà andare e così cadere nella trappola. Nel poema in generale incontriamo il protagonista che affronta le proprie paure come con Polifemo, si vede anche come gli dei agiscono nella vita degli uomini ad esempio quando Poseidone, dopo che Ulisse ha accecato il figlio Polifemo, devia con delle correnti le rotte dell’eroe molte volte.                                                           

Il tema dell’avventura invece lo troviamo sul tutto il poema, infatti narra le avventure di Odisseo. Tutti questi aspetti che ritroviamo in Odisseo, noi li troviamo nell’umanità. Il nostro eroe impersona l’uomo in generale. Anche se nel poema viene detto che ciò che fa Odisseo molti altri uomini non l’avrebbero fatto, l’astuzia, lo spirito di avventura, la curiosità sono aspetti che caratterizzano tutti gli uomini.

Da questo possiamo quindi dedurre che se l’Odissea parla dei viaggi di Odisseo, in questi viaggi noi troviamo noi stessi e possiamo specchiarci sia nei sentimenti che negli aspetti del comportamento dell’eroe omerico.”

 

Testo a cura di Francesco Righi

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