Riflessioni di una diciassettenne solitaria
Come fare a scacciare via il dolore? Da sempre mi ritengo una ragazzina particolare e a occhi esterni appaio piuttosto triste. Quando mia madre mi racconta come fossi da piccola, rivedo la stessa persona di oggi: solitaria e “diversa” da chi mi circonda. Non so se i miei stati d’animo siano da attribuire a rabbia repressa o a qualcosa che affonda le radici nell’infanzia. Di certo riesco a scorgere nel mondo solo tanta negatività, cosa questa che influenza le mie emozioni e i miei sentimenti. Penso sempre al peggio, forse anche per evitare delusioni. Ricordo momenti in cui mi sono sentita vuota, priva di voglia di fare, senza la volontà di mettere piede fuori casa e, se questo accadeva, me ne stavo impietrita in un angolo con la sensazione di essere abbracciata dal buio.
Solo una cosa ri